Padule di Fucecchio (PT) – La storica strage dei Partigiani e la Fauna

Padule di Fucecchio porta con sè un pezzo di storia che risale al 23 Agosto del 1944 quando, durante l’occupazione tedesca, ci fu un eccidio con il risultato di 175 morti, portato a termine dalla 26° divisione della corazzata tedesca con il pretesto di sterminare i superstiti partigiani.

Passiamo ora ad una cultura più leggera, e lo facciamo con Edoardo Chiostri (del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio), che ci regala qualche dettaglio in più su questo territorio toscano.

Arriviamo così alle bellezze di questo luogo che Luigi Bellandi, Fotografo amatoriale della natura, ci consente di approfondire grazie alla sua esperienza.
Tra i vari scatti fotografici è riuscito ad immortalare vari animali: i Germani, le Alzavole, i Fischioni, i Codoni, le Marzaiole, i Trampolieri, i Beccaccini e le Cicogne.
Inoltre anche la flora fa la sua degna figura, con le molteplici orchidee sparse per la zona.

Padule di Fucecchio (PT) – La rinascita del Ponte Buggianese

II Padule di Fucecchio è una zona che l’uomo ha reso sempre più adatta all’urbanizzazione attraverso grandi interventi di bonifica.
Grazie a questo fenomeno è sorto Ponte Buggianese, il cui periodo storico (XVI secolo), coincide con il “Santuario della Madonna del Buon Consiglio”
Un tempio attorno al quale lentamente è cresciuto il paese, incastonando al suo interno altri piccoli gioielli come l’ottocentesca cappella dedicata alla Maria Immacolata.

 

Rotella (AP) – Ricetta della Starna

Ricetta della Starna:
– Creare una farcitura a base di Oliva Tenera Ascolana;
– Nel mentre fare una cottura con una demiglassa di funghi finferli e piopparelli;
– Accompagnare il tutto con un Tortino di Verze

Vino abbinabile:
– Montepulciano (Rosso)

Rotella (AP) – La Falconeria

La Falconeria è un’arte che ha origine antichissime e quelle accertata risale al 775 A.C. e il mentore e padre della falconeria moderna è stato Federico II.

E’ l’arte che è stata concepita come l’addrestramento e la caccia con i rapaci.

Luca de Cesari, Falconiere del UNCF (Unione Nazionale Cacciatori Falconieri), branca della Federcaccia, ci introduce questa attività distinguendo le diverse specie di falchi:
– Alto volo (come il Pellegrino Scozzese): All’avvistamento della selvaggina si libera il falco e questo non carica la preda, ma spicca il volo in alto. Una volta che è pronto all’attacco, il falco vola in picchiata e può decidere se agganciare il bersaglio e portarlo a terra o di dargli una stoccata sulla nuca e stordirlo;
– Basso volo: Tipico rapace utilizzato per l’inseguimento del selvatico.

Il Presidente Regionale della Federcaccia delle Marche, Ignazio Nardini, è l’ospite di questa puntata e ci dona un commento riguardo al calendario venatorio marchigiano, spiegando anche alcune questioni particolari dell’attività.

Rotella (AP) – L’antico paesino di Poggio Canoso

Pompeo Vallorani, Guida Turistica della Provincia di Ascoli Piceno, ci accompagna lungo le Vie di Poggio Canoso, una delle tre fazioni di Rotella.
Il borgo risale all’epoca dei Longobardi e mostra tratti medievali, il fatto che sia di antiche origini è poi deducibile dall’etimologia stessa.

Ci si può imbattere nella Chiesa di Santa Lucia, che contiene le 4 copie delle tavole di Pietro Alemanno, e nella Chiesa di San Rocco che è nata nel periodo delle pestilenze.

Rotella (AP) – La Torre dell’Orologio e la Quercia del Santuario

Rotella raccoglie opere architettoniche ed eventi storici che hanno origine sin dall’epoca preromana.

Troviamo ad esempio la Torre Civica dell’Orologio che è il monumento principale: fungeva da campanile della chiesa di Santa Maria ed è l’unica parte di essa ad essere rimasta intatta dopo un crollo.

Altro edificio è sicuramente la chiesa di Santa Viviana, e poi sulle montagne di Montemisio, si colloca il Santuario della Madonna della Consolazione che è meta di pellegrinaggi per la devozione a Maria.