Fitodepurazione

Il termine fitodepurazione significa letteralmente depurazione con le piante, ed è una tecnica di trattamento dei reflui che riproduce artificialmente una condizione di naturalità. Ogni corpo idrico superficiale è infatti spontaneamente popolato di vegetazione idrofila che si nutre sottraendo sostanze nutritive (principalmente nitrati e fosfati) dall’acqua stessa e quindi rendendola più pulita: è appunto questo ecosistema dinamico che si va a riprodurre nella realizzazione di un impianto di fitodepurazione. Gli impianti di fitodepurazione possono trattare tutti i tipi di acque reflue domestiche e/o urbane: essi di fatto non fanno altro che accelerare in questo ambiente “naturale ricostruito” quei meccanismi di degradazione biologica che avvengono spontaneamente nei corsi d’acqua. Probabilmente nella nostra Regione l’impianto più esteso, in quanto ad ettari in acqua, è quello gestito dalla Multiservizi spa a Jesi: esso rappresenta un ulteriore trattamento di “finissaggio” al quale vengono sottoposte le acque in uscita dal depuratore biologico tradizionale, già idonee ad essere scaricate nel fiume rispettando fin da subito tutti i limiti di legge per i diversi parametri. Questa depurazione aggiuntiva dei reflui comporta un abbattimento dei valori degli inquinanti sia a livello chimico che di carica batteriologica, consentendo di fatto al gestore di rinunciare anche alla fase di disinfezione dell’acqua con l’ipoclorito di sodio il quale, se da un lato attua la disattivazione o uccisione dei microorganismi patogeni, dall’altro comporta un’immissione nell’ambiente di sostanze chimiche che è sempre preferibile evitare. L’impianto si sviluppa su tre diversi settori, da un canale iniziale con funzione di sedimentatore dei solidi sospesi e sedimentabili residuali dal biologico tradizionale, al settore di deflusso dell’acqua su letti riempiti preventivamente con ciotolame di diversa granulometria e popolati di fragmiti (detta anche cannuccia di palude) con radici sommerse e fusto emerso, ai due specchi più ampi che, in un percorso parallelo, convogliano nel punto di uscita. Ma l’aspetto più importante, dopo quello di aver ricostituito un ambiente umido popolato da centinaia e centinaia di uccelli acquatici, è sicuramente determinato dalla realizzazione (già avvenuta) della condotta di rilancio a monte delle acque depurate, dall’uscita della fitodepurazione sino alla zona industriale di Jesi, dove potranno essere utilizzate per svariati usi produttivi appunto, da acqua di raffreddamento al lavaggio di macchinari, ecc … In definitiva un nuovo sistema di depurazione delle acque rispettoso dell’ambiente, da attuarsi sempre ove tecnicamente possibile ed efficace, che dovrebbe essere meglio conosciuto ed illustrato, sia agli addetti ai lavori che ai comuni cittadini che agli studenti.

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