Bagno di Romagna (FC) – Caccia alla Beccaccia

Per l’ultimo appuntamento di questa stagione abbiamo deciso di dedicarci alla caccia alla beccaccia, un’attività alla quale ci si dedica con vera passione.

La beccaccia è soprannominata la “Regina dei Boschi” e si colloca principalmente negli ambienti misti: di giorno rimane nei boschi e di notte esce per mangiare.
Il particolare che rende difficile il suo abbattimento è la metodologia con la quale si mostra ai cacciatori: non si conosce nello specificio il periodo preciso nel quale si manifesta e nemmeno dove.

L’intervista di questa volta viene svolta con Danilo Treossi, del Tavolo Regionale delle Associazioni Agricole Ambientaliste e Venatorie.
In Emilia-Romagna è stato realizzato un tavolo di confronto tra le associazioni per improntare una proposta politica che introduce nel calendario venatorio una serie di speci che attualmente presentano dei problemi, come la beccaccia.
Questa particolare cura per il mondo venatorio si sviluppa ovviamente anche come una gestione del territorio.
Gli obiettivi che si cerca di portare a compimento sono fattibili dalla sinergia che si deve andare a creare.

 

 

Bagno di Romagna (FC) – Ricette della Beccaccia

 

Ricetta delle 3 beccacce in padella:
-Riempire le beccacce con macinata di lardo, rosmarino e aglio;
– Mettere in forno;
– Avvolgere nel lardo genuino;
– Cuocere nel forno per 1 ora circa;
– Mettere del lardo sopra la carne per mantenerla morbida.

Ricetta della beccaccia come antipasto:
– Preparare carote, sedano, cipolla e limone (per togliere l’odore di selvaggio);
– Mettere tutto in padella, crudo;
– Tritare il tutto;
– Mettere sul pane toscano tostato.

Argentario (GR) – Il Porto Ercole e il Forte Spagnolo

Il Forte Spagnolo si erge sopra il Porto Ercole, in tutta la sua magnificenza e potenza che un tempo proteggeva l’intera città.
Per realizzare tale struttura erano necessarie spese e manodopera immense.

Il suo possesso passo da mani spagnole, a quelle austriache, napoletane, francesi e tante altre.

Gran parte della protezione, che il Forte garantiva, proveniva dalla vicinanza a Roma: potere spirituale del Papato e delle forze armate risiedenti al confine.

Intervista a: Alessandro Ferrini (storico e scrittore)

Argentario (GR) – Ricette: Cinghiale e Pappa con il Pomodoro

– Gianfranco Gambineri del Caseificio Sociale Manciano:
Pecorino Toscano DOP, Pecorino Delattosato, altri formaggi minori e la ricotta.

– Salumificio Silvano Mori:
Prosciutto Toscano DOP, pancetta, salsiccia, prosciutto e lardo di cinghiale.

– Benedetto Grechi, Vignaioli Morellino di Scansano:
Vini DOCG: Roggiano, Morellino

– Associazione Strada Del Vino Colli Di Maremma:
Produce Vini Rossi e Bianchi, Oli, Miele e Dolci

Ricetta: Pappa con il Pomodoro
– Soffriggere aglio, olio e pomodoro;
– Una volta che il tutto si è amalgamato aggiungere dell’acqua e del pane toscano raffermo;
– Cuocere per 1 ora.

Ricetta: Cinghiale
– Fare un miscuglio di odori (aglio, prezzemolo e rosmarino);
– Fare il soffritto;
– Aggiungere vino bianco e un pochino di pomodoro;
– Cuocere lentamente per 3 ore circa.

Argentario (GR) – Caccia in Braccata al Cinghiale

All’Argentario si svolge la caccia che i cacciatori desiderano, fortemente, praticare: la braccata al cinghiale.

Le fasi della caccia in braccata consistono in:
1) Iniziale Tracciatura, svolta in presta mattinata, per identificare le impronte dei cinghiali e per individuare dove hanno trascorso la notte. In base a queste informazioni è quindi possibile capire dove potrebbe risiederne la maggior concentrazione;
2) Disposizione delle poste dalla parte del vento favorevole;
3) Invio dei battitori al lato opposto e accerchiamento della zona;
4) Inizio della caccia.

Durante l’intera Attività, i Battitori vengono accompagnati dai cani, di razze diverse, ma quella più adatta alla caccia in braccata è il Segugio (ancor più adatto il Segugio Maremmano).

Non manca la sicurezza per questa particolare tipologia di caccia, le precauzioni prese sono molteplici:
– Il posizionamento dei cacciatori sulle poste pone l’uomo in sicurezza poichè elevato dal terreno;
– Indossamento di indumenti ad elevata visibilità;
– I battitori non sparano ai cinghiali e in caso succeda, vengono muniti di cartucce a salve;
– Solamente i cacciatori sulle poste sparano ai cinghiali e inoltre, l’inclinazione dell’arma e quindi della mira sull’animale, viene sempre eseguita verso il basso (colpendo verso il terreno);
– I cacciatori sparano con delle carabine che posseggono munizioni che non rimbalzano e risultano meno pericolose in quanto non rischiano di colpire qualcuno per effetto di rimbalzo.